Amministratore
Giovedì, 22 Settembre 2016 11:09

Centri di Formazione

Grazie all'accordo con il Centro di Ricerche Smartourism Idea Lab dell'Università di Tor Vergata di Roma, IRCoT sarà il punto di riferimento per la gestione di alcuni importanti progetti:

Mercoledì, 13 Luglio 2016 03:49

ACCORDO STATO-REGIONI RSPP/ASPP

Il nuovo Accordo approvato il 7 luglio 2016 prevede l’abrogazione degli Accordi Precedenti (del 26 gennaio 2006 e del 5 ottobre 2006 - disposizioni finali). Transitoriamente, per un anno dall’entrata in vigore dell’Accordo, i corsi per RSPP e ASPP possono ancora svolgersi secondo quanto previsto dall’accordo del 26 gennaio 2006.

Il nuovo Accordo aggiunge e corregge altri accordi che coinvolgono altri soggetti della salute e sicurezza.

Institution of Occupational Safety and Health (IOSH) statement on UK voting to leave EU

Le dichiarazioni di Richard Jones, portavoce dello IOSH, danno un chiaro indirizzo per le intenzioni sugli accordi internazionali a beneficio di una futura stabilità.

IOSH Head of Policy and Public Affairs Richard Jones said: "Post-Brexit, the UK now has less influence over EU law. Now we're exiting, it's vital the UK continues to apply our successful risk-based health and safety system, which includes laws from EU directives, because it's been found to be fit for purpose by several independent reviews and is respected and imitated across the world. 

Lunedì, 21 Marzo 2016 14:45

Addestramento

L'addestramento si riferisce all'acquisizione di conoscenze, abilità e capacità come risultato di un insegnamento o della pratica ad una certa disciplina. Forma il centro dell'apprendimento all'interno della formazione professionale. Si parla anche di sviluppo professionale.

Il D.Lgs. 81/’08 richiama in vari passaggi l’obbligo all’addestramento dei lavoratori nell’ambito della sicurezza sul lavoro, dandone la seguente definizione (art.2 comma 1 lett. cc):

“«addestramento»: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro”.

 

Formazione di base

All’art. 37 inoltre viene specificato che:

“La formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono avvenire in occasione:

  • della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;
  • del trasferimento o cambiamento di mansioni;
  • della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. L’addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro.”

 

Uso delle attrezzature di lavoro

All'art. 73 nell’ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37 il datore di lavoro provvede, affinché per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell’uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione e un addestramento adeguati, in rapporto alla sicurezza relativamente:

a) alle condizioni di impiego delle attrezzature;
b) alle situazioni anormali prevedibili.

Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell’uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari di cui all’articolo 71, comma 7, ricevano una formazione, informazione ed addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre persone.

All'art. 77, sempre sull'uso dei dispositivi di protezione indivisuale, l'addestramento è previsto ed è indispensabile :

  1. per ogni DPI che, ai sensi del decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475, appartenga alla terza categoria;
  2. per i dispositivi di protezione dell’udito.

Lavori in quota

L'art. 116 concernenti l’impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi

La formazione ha carattere teorico-pratico e deve riguardare:
a) l’apprendimento delle tecniche operative e dell’uso dei dispositivi necessari;
b) l’addestramento specifico sia su strutture naturali, sia su manufatti;
c) l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, loro caratteristiche tecniche, manutenzione, durata e conservazione;

 

Movimentazione manuale

All'art. 169 oltre a fornire:
a) informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato;
b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività.

Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l’addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi.

 

Ambienti sospetti di inquinamento o confinati

In una nota del Ministero ad oggetto il "manuale illustrato per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi dell’art. 3 comma 3 del DPR 177/2011" si evidenziano in più punti la necessita di addestramento per 

  • la mansione specifica dell'operatore;
  • l’uso corretto dei dispositivi, strumentazione e attrezzature di lavoro utilizzati;
  • l'addestramento di tutto il personale impiegato in tali attività, ivi compreso il datore di lavoro, relativamente all’applicazione delle procedure di sicurezz
  • il rappresetante del Datore di Lavoro Committente (DLC) che deve in possesso di adeguate competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro e che abbia comunque ricevuto le adeguate attività di informazione, formazione e addestramento;
  • addestramento: i DPI delle vie aeree sono di categoria III, per cui i lavoratori devono essere addestrati all’uso corretto secondo le vigenti disposizioni in materia di salute e sicurezza

Nella gestione delle emergenze

Prevista specificatamente realizzazione dell’addestramento antincendio per tutti i lavoratori

 

L’addestramento è quindi lo strumento più efficace che si possa utilizzare per garantire al lavoratore una conoscenza specifica della materia, in quanto viene integrata alla parte teorica anche la componente pratica che, come indicato dalla norma, deve essere illustrata da persona “esperta” (per esperienza, conoscenze teoriche, ecc..) e sul luogo di lavoro.

In linea generale, resta in capo al datore di lavoro l’onere di valutare le necessità aziendali ai fini dell’addestramento;

in alcuni casi specifici la normativa vigente fornisce esplicitamente gli strumenti per metter in pratica quanto stabilito, spiegando quelli che devono essere durate e contenuti dell’addestramento, individuando altresì i soggetti ritenuti idonei ai fini dell’addestramento.

L’addestramento specifico è previsto ad esempio per l’utilizzo di attrezzature particolari (carrelli elevatori, gru, ecc..), per l’utilizzo di DPI di terza categoria (imbracature, alcuni tipi di respiratori, ecc..) o in situazioni ritenute particolarmente rischiose (lavori in quota, lavori in spazi confinati, ecc…).

L’obiettivo dell’addestramento è quello di limitare il rischio legato ai comportamenti errati dell’operatore, attraverso l’applicazione delle nozioni teoriche e la messa in pratica di quanto illustrato. In due parole: addestramento = saper fare

Lunedì, 21 Marzo 2016 14:23

Formazione

Progettiamo, sviluppiamo ed eroghiamo interventi formativi nell’ambito della prevenzione e sicurezza sul lavoro (Health & Safety), dell'emergenza e del soccorso (Rescue), della sicurezza di eventi pubblici (Safety & Security) e per attività tattiche (Tactical).

Realizzazione di programmi formativi in funzione delle specifiche esigenze del committente.

Grazie alla nostra esperienza di formatori ultradecennale, siamo in grado di offrire una vasta offerta formativa, sia in ambito privato che pubblico.

Metodologia di formazione:

  • Frontale in presenza: attività interamente svolta con la presenza fisica di discenti e istruttori
  • Frontale on-line: attività svolta attraverso moduli online con la presenza di docenti
  • E-Learning: attività svolta interamente dal discente con didattica on-line
  • Blended: attività svolta con un mix di on-line, e-learning, presenza

Health & Safety

  • Formazione per lavoratori, preposti e dirigenti ai sensi dell’accordo Stato-Regioni del 21/12/2011
  • Formazione per addetti all’utilizzo di attrezzature di lavoro ai sensi dell’accordo Stato-Regioni del 22/02/2012
  • Formazione di terza parte (RLS, RSPP/ASPP, DL RSPP)
  • Formazione sui rischi specifici erogata in funzione di richieste ed esigenze specifiche del Cliente:
    • Rischi di natura ergonomica
    • Rischi legati alla presenza di Atmosfere Esplosive
    • Rischi da esposizione ad agenti chimici/cancerogeni/mutageni
    • Rischi da esposizione ad agenti biologici
    • Rischi da esposizione ad agenti fisici (rumore, vibrazioni, ROA, CEM)
  • Formazione per addetti che operano in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento
  • Formazione per addetti all'utilizzo di DPI di 3° categoria anticaduta (DPAC)
  • Formazione per addetti all’utilizzo di DPI di 3° categoria Protezione vie respiratorie (APVR)
  • Formazione per accesso e posizionamento su fune
  • Formazione per tecnici ad accesso speciale
  • Formazione per la gestione di sversamenti chimici pericolosi
  • Formazione per componenti della Squadra di Emergenza Aziendale
  • Formazione addetti lotta antincendio ex D.M. 10/03/’98
  • Formazione addetti al primo soccorso ex D.M. 388/’03
  • Formazione per addetti a lavori elettrici (PES/PAV/PEI)
  • Formazione in materia di modelli organizzativi (D.Lgs. 231/’01)
  • Formazione su metodologie di Valutazione dei Rischi
  • Formazione su sistemi ex OHSAS 18001

Rescue

Tactical

Master

Dai contesti degli scenari nazionali ed internazionali, la figura del professionista della sicurezza cambia evolvendosi verso una specializzazione sempre più mirata alla gestione di eventi antropici e naturali. Gli eventi accidentali non convenzionali diventano una materia che gli addetti alla gestione della sicurezza dovranno sempre più tenere in considerazione nella valutazione dei rischi connessi alle attività lavortive.

 La tessera professionale europea.

Entra in vigore lunedì 18 gennaio la European Professional Card (EPC)

Introdotta dalla direttiva 55 del 2013, che va a modificare la precedente direttiva 36 del 2005, consente il riconoscimento delle proprie qualifiche professionali all’interno di paesi diversi da quello di residenza attraverso una procedura telematica semplificata a favore di una velocizzazione dell’iter in questione e una maggiore trasparenza per il lavoratore e per il possibile paese ospitante.

Lunedì, 18 Gennaio 2016 08:47

Le professioni regolamentate e non.

 Il riconoscimento dei titoli professionali

I sistemi di riconoscimento delle qualifiche professionali che assicurano la libera circolazione dei cittadini per la ricerca di un'occupazione o per esercitare la propria professione nell'Unione europea. 

Il principio che regola il riconoscimento professionale nel territorio dell'UE prevede che un professionista qualificato per un'attività in uno Stato membro possa esercitare la stessa nell'intero territorio dell'UE, senza doversi nuovamente abilitare.

Domenica, 17 Gennaio 2016 18:12

Risk and Resilience Training

Conventional and Unconventional

Risk and Resilience

Training

I soggetti interessati sono gli operatori di Protezione Civile e le aziende operanti in settori sensibili.

La sezione "Conventional and Unconventional Risk and Resilience" nasce per fornire competenze ampliate ai rischi non convenzionali e il milgioramento dei rischi convenzionali alle figure professionali che svolgono il ruolo di responsabili della sicurezza in ambito aziendale e nei ruoli del servizio di protezione civile.

Le tematiche formative ed informative sono elaborate da osservatori pubblici e privati in grado di elaborare le conoscenze del rischio in funzione degli eventi naturali ed antropici, sia essi classificati come convenzionali che non.

Il compito dei soggetti formatori, nel contesto del presente progetto di Risk and Resilence, è elaborare informazioni atte a fornire conoscenze funzionali al ruolo aziendale ricoperto dalla figura del responsabile della sicurezza nello svolgimento delle proprie funzioni, dando soprattutto competenze all'operatore per lo sviluppo di una visione mangerialità legata alle potenzialità di valutazione di rischi non convenzionali ricoperte dal ruolo stesso .

Tale figura non solo ha una funzione di spicco nel campo della prevenzione e protezione sul lavoro nelle ordinarie attività aziendali, ma anche nell'individuare aree critiche e sensibili all'interno dell'infrastruttura in cui opera, stimolando ulteriori attività per un progressivo miglioramento della capacità di risposta in caso del verificarsi di un evento nel contesto territoriale in cui opera.

La formazione ed informazione qui proposta è indirizzara ad adeguare le conoscenze dell'operatore della sicurezza ad una migliore capacità di valutazione, ampliata rispetto ai solo rischi specifici della realtà aziendale in cui opera, sviluppando un'analisi per potenziali eventi disastrosi naturali, come ad esempio terremoti e alluvioni, ma anche di eventi antropici come incidenti industriali e attacchi terroristici.

Ritenendo che il ruolo dell'operatore della sicurezza non sia limitato alla sola fase di valutazione e prevenzione, ma sia anche la figura essenziale per l'organizzazione delle fasi per una risposta immediata in caso del manifestarsi di un'emergenza, la gestione del soccorso ed la successiva fase di resilience.

La cultura del rischio che comprende la prevenzione, la protezione, il soccorso, l'emergenza, il recupero, sono elaborati da ricercatori specializzati nei vari settori ed è diffusa con gli strumenti della formazione attraverso percorsi didattici in aula, pratici ed addestrativi in ambiente protetto e simulato. La diffusione avviene con l'ausilio di rapporti, dibattiti, workshops, seminari e corsi organizzati in più moduli, anche in collaborazione e con l'ausilio di altri operatori specializzati nei settori di interesse.

Inoltre riteniamo che la "cultura del rischio" e di quanto essa sia diffusa ed applicata tra la popolazione, in tutte le sue fasi, è segno del grado di responsabilità sociale di uno Stato nei confronti della sua cittadinanza.

Giovedì, 07 Gennaio 2016 09:10

La sezione professionale di IRCoT

ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI CATEGORIA

Il 2016 porta novità radicali per IRCoT

Il 2016 porta novità radicali per IRCoT, dopo un lavoro svolto durante l'intero arco delle festività di dicembre, nasce la SEZIONE L4.

Nasce all'interno di IRCoT la "Sezione L4"

La Sezione L4, dove "L4" è l'acronimo per "Legge 4", legge quadro di riferimento (L. 4/2013) per la costituzione delle associazioni di categoria professionale, da oggi fornirà la posibilità per gli associati di ottenere l'Attestato di Qualità della propria attività lavorativa. IRCoT ha adottato, così come indicato dalla legge quadro, criteri a garanzia per la tutela del consumatore, dove le attività svolte dai propri iscritti nel Registro Professionale corrispondono effettivamente ad alti standard di qualità, tutelando sia l'operatore professionale che il consumatore finale.

Viene costituito il "Registro Professionale L4"

Dal 2016 IRCoT è associazione di categoria professionale di riferimento per una pluralità di figure professionali tra le quali:

  • professionisti nel settore sicurezza del lavoro
  • operatori nel settore alti rischi lavorativi

Una ventata di novità internazionali

IRCoT sta anche lavorando attivamente con altri organizzazioni internazionali per poter offrire il riconoscimento estero del proprio titolo acquisito.

La sezione L4 è accessibile al seguente link Sezione L4 oppure attraverso il menù della pagina principale.

Attivo lo sportello di garanzia per il consumatore

LOGO sportello garanzia s

Attivo il registro professionale

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