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Martedì, 21 Aprile 2020 07:29

LAMPADE GERMICIDA. Attenzione!

Il Portale degli Agenti Fisici ha inviato una email agli utenti per porre attenzione ad una diffusione pericolosa dell'uso di lampade UV.

(Laboratorio di Sanità Pubblica dell'Azienda Sanitaria USL Toscana Sud Est (ex Azienda USL 7 Siena) con la collaborazione dell’INAIL e dell’Azienda USL di Modena)

Di seguito testo della email inviata:

Tra gli effetti collaterali della così detta “guerra” contro il corona virus gira da qualche giorno sui social la pubblicità di lampade germicida da utilizzare ovunque in casa ed al lavoro.

Vengono pubblicizzate come alternativa “ecologica” ai normali disinfettanti, in quanto i raggi UV sarebbero “naturali “ e sicuri. Vengono poi mostrati tutorial su come acquistare ed installare in maniera facile una lampada germicida in qualsiasi ambiente.

Quello che non viene colpevolmente detto in queste pubblicità ingannevoli è che le lampade germicida sono dispositivi estremamente pericolosi, in grado di produrre gravi danni alle persone inconsapevolmente esposte alla radiazione UVC da queste emessa. La radiazione UVC di per sé non può essere percepita dall’essere umano in quanto non dà alcuna sensazione termica e non è visibile Quindi se siamo esposti non abbiamo alcun modo di rendercene conto. Bastano pochi secondi di esposizione per provocare danni eritemali ad occhi e cute. Tanto maggiore è la durata dell’esposizione tanto maggiore è il danno arrecato.

Purtroppo gli effetti acuti non sono immediati ma emergono soltanto alcune ore dopo l’esposizione. Noi addetti alla prevenzione abbiamo visto lavoratrici ricoverate in ospedale con ustioni di terzo grado e che hanno abortito a seguito di ore di esposizione inconsapevole in laboratorio. Esposizioni accidentali provocate da lampade accese per sbaglio, per distrazione…abbiamo visto sportivi ustionati da lampade germicida installate negli spogliatoi di palestre, abbiamo visto infermiere ricoverate con danni eritemali gravi per lampade germicida incautamente accese in sale operatorie.

Inoltre va ricordato che la radiazione UV è un CANCEROGENO CERTO PER L’UOMO – per tumori oculari e cutanei, così come classificata dalla IARC (agenzia internazionale di ricerca sul cancro). Il cancro può insorgere decine di anni dopo l’aver subito un danno acuto o a seguito di esposizioni croniche protratte negli anni.

Negli ospedali e nei laboratori di analisi dove vengono sistematicamente utilizzate questo tipo di sorgenti, per prevenire danni da esposizioni inconsapevoli delle persone, il personale dovrebbe essere stato addestrato al corretto utilizzo delle lampade e gli ambienti dove sono attive lampade germicida dovrebbero essere segnalati con cartelli di pericolo; inoltre tutte le entrate dovrebbero essere collegate a sistemi automatici che in caso di apertura involontaria, spengono le sorgenti; tutto questo per evitare qualsiasi esposizione accidentale, anche momentanea, alla radiazione UVC.

Per piacere evitiamo che questa pubblicità ingannevole nella guerra al virus mieta vittime incrementando per giunta ulteriormente il carico di lavoro dei nostri ospedali.

 

Un documento per l’uso sicuro delle lampade germicide è scaricabile dal sito del Portale Agenti Fisici www.portaleagentifisici.it alla sezione Radiazione Ottiche Artificiali – documentazione

Lunedì, 20 Aprile 2020 09:13

Presidenza nazionale

Di seguito l'organico in forza ad IRCoT:

Consiglio Nazionale

PRESIDENTE

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Ivan Del Mastro

VICE PRESIDENTE

card image

Dott.sa Yasmine D'Agostino

Lunedì, 20 Aprile 2020 09:02

Accademia

Di seguito l'organico in forza ad IRCoT:

Consiglio Accademia Centrale di Formazione

PRESIDENTE ACCADEMIA

card image

Ivan Del Mastro

VICE PRESIDENTE

card image

Dott.sa Yasmine D'Agostino

Venerdì, 10 Aprile 2020 14:54

Master Attrezzature e Macchinari

Il corso ha come obiettivo l'acquisizione di tutte le competenze specifiche sull’utilizzo in sicurezza delle attrezzature di cui all'art. 73 del D.Lgs 81/08, dell'accordo stato regioni del 22 febbraio 2012 e di altre tipologie di attrezzature non specificate in accordo.

Destinatari

Datore di Lavoro, RSPP, Preposti, Dirigenti, Coordinatori Sicurezza nei cantieri, Consulenti igiene e sicurezza sul lavoro, Tecnici della Sicurezza e agli RLS.

Macchinari ed attrezzature trattati

  • Piattaforma aerea
  • Sollevatore telescopico
  • Carrello elevatore
  • Macchina movimento terra
  • Braccio gru su Autocarro
  • Autogrù fuoristrada e/o autocarrata
  • Autobetoniera/Autobetonpompa
  • Gru Edili a torre
  • Carrelli semoventi a braccio/ industriali/ sollevatori/ telescopici/ rotatitivi
  • Trattori Agricoli/Forestali
  • Carroponte
  • Trattorini
  • Pontili di imbarco

Moduli di approfondimento

Per ogni macchinario è possibile richiedere un modulo specifico di approfondimento sull'uso pratico della gestione della macchina/attrezzatura. Il discente utilizzarà il macchinario potendo acquisirne praticità diretta. I moduli di approfondimento sono erogati a richiesta e prevedono l'accesso con il master conseguito. 

Argomenti

  • Concetto di macchina sicura
  • DPI sulle diverse macchine
  • Contensti giuridici/tecnici/pratici. Capire la macchina
  • Zone di rischio, lavoratori esposti, operatori
  • Obblighi dei conduttori
  • Requisiti dei conduttori
  • Controlli periodici, pre/post utilizzo
  • Concetti di familiarizzazione
  • Segnaletica e viabilità
  • Comunicazione radio/gestuale

 salvati lince

Siamo lieti di essere stati i primi nella traduzione italiana della guida sulla reportistica delle frane nell'osservatorio della NASA LANDSLIDES @ NASA.

La traduzione della guida italiana, a cura dell'ing. Giuseppe Degan Di Dieco (membro del Consiglio Scientifico IRCoT), è raggiungibile dalla pagina dedicata How to Report Landslides, oppore scaricabile direttamente al seguente link

L'ing. Degan Di Dieco ha anche sottoposto lo studio di una frana italiana al Report Landslides.

Cos'è un Landslide Reporter?

Landslide Reporter, o Reporter delle Frane, è un
progetto della NASA nell'ottica della scienza cittadina
per incoraggiare esperti del settore e amatori a
segnalare i movimenti franosi su un'applicazione web. I
dati vengono acquisiti nel Cooperative Open Online
Landslide Repository (COOLR), o Archivio Online
Aperto e Cooperativo delle Frane, un inventario
mondiale di eventi franosi. Gli scienziati della NASA
stanno raccogliendo dal 2007 informazioni per il
COOLR su quando, dove, perché, e come le frane
avvengono. Il COOLR contiene oggi oltre 13.000 eventi
franosi, ma manca di quei fenomeni che avvengono in
posti dove la nostra squadra di ricercatori non può
accedere o che non sono documentati online.

 

Domenica, 22 Marzo 2020 18:41

Portatore sano e isolamento

portatore sano Individuo che ospita dei microrganismi patogeni senza presentare alcuna sintomatologia morbosa: si tratta di soggetti particolarmente resistenti (di solito grazie a una immunità acquisita precedentemente), nei quali i microrganismi vivono come saprofiti. I p. s. hanno molta importanza dal punto di vista epidemiologico perché possono infettare altre persone che frequentano senza nessuna precauzione, ignorando di essere p.: è particolarmente grave la presenza di p. s. tra gli addetti a determinate mansioni (cuochi, personale sanitario, insegnanti), che possono provocare delle vere e proprie epidemie. Per tale motivo nelle categorie sopradette si attuano screening per individuare i germi potenzialmente infettanti. (Definizione dizionario medico Treccani)

Protocollo di isolamento emanato dall' Organizzazione Mondiale della Sanità.

1. Mettere il portatore sano in una camera singola e ben ventilata ( cioè, con le finestre aperte e una porta aperta)

2. Far limitare il movimento del paziente in casa e minimizzare lo spazio condiviso con gli altri membri della famiglia. Assicurarsi che gli spazi condivisi (ad esempio, la cucina, il  bagno) siano ben ventilati (ad esempio, tenere sempre le finestre aperte).

3. I membri della famiglia dovrebbero stare in una stanza diversa e, se ciò non è possibile, mantenere la distanza di almeno 1 m dal paziente (ad esempio, dormire in un letto separato).

4. Limitare il numero di operatori sanitari. Che idealmente, dovrebbero seguire un paziente che è in buona salute e che non ha sottostanti malattie croniche o immunodepresse.

Non autorizzare visite fino a quando il paziente non è più un portatore di virus, con un tampone negativo per il Covid-19 e non ha segni e sintomi di malattia.

Effettuare per tutti l'igiene delle mani dopo qualsiasi tipo di contatto con il paziente o con l'ambiente circostante. La pulizia delle mani, con acqua e sapone, deve essere effettuata anche prima e dopo la preparazione del cibo, prima di mangiare, dopo l'uso della toilette e quando le mani sembrano sporche.

5. Quando si lavano le mani con acqua e sapone, è preferibile utilizzare asciugamani di carta usa e getta per asciugare le mani. Se questi non sono disponibili, utilizzare asciugamani di stoffa pulita e sostituirli dopo usati.

6. Per contenere le secrezioni respiratorie del paziente, si deve fornire allo stesso una maschera chirurgica, che dovrà indossare il più possibile. i pazienti che non tollerano la maschera chirurgica, dovrebbero utilizzare una rigorosa igiene respiratoria, cioè la bocca e il naso dovrebbero essere coperti con un asciugamano di carta monouso durante la tosse o gli starnuti. Gli asciugamani di carta utilizzati per coprire la bocca e il naso devono essere  poi eliminati e se invece degli asciugamani di carta si usano fazzoletti di stoffa, questi devono essere puliti adeguatamente dopo l'uso (ad esempio, lavandoli in lavatrice con detersivo e acqua).

7. Gli operatori sanitari dovrebbero indossare una maschera chirurgica che copra la bocca e il naso quando si trovano nella stessa stanza del paziente. Le maschere non devono essere toccate o maneggiate durante l'uso. Se la maschera si bagna o si sporca di secrezioni, deve essere immediatamente sostituita con una nuova maschera pulita e asciutta. Rimuovere la maschera utilizzando la tecnica appropriata – cioè, non toccare la parte anteriore, ma invece slegarla da dietro. Gettare la maschera immediatamente dopo l'uso ed eseguire la pulizia delle mani.

8, Evitare il contatto diretto con i liquidi corporei, in particolare con le secrezioni orali( saliva) o respiratorie( muco), e le feci. Utilizzare sempre guanti monouso e la maschera quando si forniscono cure orali o respiratorie e durante la manipolazione di feci, urine e altri rifiuti. Effettuare sempre la pulizia delle mani prima e dopo la rimozione dei guanti e della maschera.

9. Non riutilizzare mai maschere o guanti già usati.

10. Per mangiare il paziente dovrà  utilizzare tovaglioli e utensili esclusivamente personali; questi oggetti devono essere sempre  puliti dopo l’uso, con la lavastoviglie o con la lavatrice.

11. Pulire e disinfettare tutti i giorni le superfici che vengono toccate nella stanza dove il paziente viene curato, come comodini, armadi ecc. Dopo aver usato un detergente per la pulizia deve essere anche usato un disinfettante per uso domestico contenente ipoclorito di sodio allo 0,5% .

12. Pulire e disinfettare le superfici di bagno e servizi igienici almeno una volta al giorno. Dopo aver usato il detergente per la pulizia, va usato anche qui un disinfettante contenente ipoclorito di sodio allo 0,5%.

13. Posizionare la biancheria sporca del paziente in un sacchetto di lavanderia. Non agitare la biancheria sporca ed evitare che i materiali del paziente entrino in contatto con la pelle e vestiti degli operatori. Pulire i vestiti del paziente, la biancheria da letto, gli asciugamani con una lavatrice  programmata a 60–90 °C  e dopo asciugare accuratamente.

14. I guanti e gli indumenti protettivi (ad esempio, i grembiuli di plastica) devono essere utilizzati dagli operatori per la pulizia delle superfici o per la manipolazione di indumenti o di biancheria sporchi di liquidi corporei. A seconda del contesto, possono essere utilizzati guanti di utilità o monouso. Dopo l'uso, i guanti devono essere puliti con acqua e sapone e decontaminati con una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5%. Guanti monouso (ad esempio, nitrile o lattice) devono essere scartati dopo ogni uso. Eseguire la pulizia delle mani prima e dopo la rimozione dei guanti.

15. I guanti, le maschere e gli altri rifiuti prodotti durante l'assistenza domiciliare devono essere collocati in un cestino con un coperchio nella stanza del paziente prima di essere smaltiti come rifiuti infettivi.

16. Evitare qualsiasi  tipo di contatto con oggetti usati dal paziente (ad esempio, spazzolini, sigarette, utensili da mangiare, piatti, bevande, asciugamani, asciugamani o biancheria da letto).

E per ultimo. Quando gli operatori forniscono assistenza domiciliare, devono effettuare una attenta valutazione dei rischi di contagio per selezionare l'equipaggiamento di protezione più adatto per la protezione dal Covid-19.

Sabato, 21 Marzo 2020 07:21

Sanitizzazione mascherine monouso

(fonte Agenzia Industrie Difesa - STABILIMENTO CHIMICO FARMACEUTICO MILITARE)

DPI di protezione individuale monouso quali mascherine, in periodi di emergenza ed eccezionali, possono essere riutilizzare, ma SOLO se sanitizzate.

PREMESSE

Le indicazioni sono state fornite dalla Agenzia Industrie Difesa. Le presenti istruzionisi applicano esclusivamente per l'emergenza COVID-19 e solo per carenze di DPI causate dall'emergenza in atto.

MATERIALI

Soluzione idroalcolica al 70% (alcool 70°) con erogatore spray.

MODALITA'

  1. Prima della rimozione, lavaggio mani econdo indicazioni OMS (vedere immagine sotto)
  2. Preparare una superficie disinfettata con soluzione idroalcolica al 75-85% dove adagiare la mascherina.
  3. Togliere mascherina dagli elastici, evitando di toccarla internamente.
  4. Adagiare la mascherina sulla superficie disinfettata con la parte interna e la parte esterna verso l'alto, spruzzarla uniformemente con soluzione idroalcolica la 70%.
  5. Ripetere l'operazione dalla parte interna.
  6. Lasciare asciugare fino a completa evaporazione della soluzione (30 minuti circa, in base alla econdizioni ambientali). Non deve più sentirsi l'odore dell'alcol.
  7. Ripetere il lavaggio delle mani e riporre la mascherina in una busta di plastica non contaminata e chiudere accuratamente.

AVVERTENZE

Non riporre la mscherina su superfici non sanitizzate senza la protezione della busta sigillata.

La mascherina con evidenti alterazioni non è più idonea.

L'interno della mascherina non deve essere assolutamente toccato.

Procedure lavvaggio mani

lavaggio mani

 

Venerdì, 13 Marzo 2020 18:49

Pagina Covid19

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale.

In allegato il testo del decreto.

*****

 

Giovedì, 12 Marzo 2020 11:09

Come preparare un disinfettante efficacie

Coronavirus, da scienziati Cnr disinfettante 'casalingo'. Virus Ko in 1 minuto

(fonte adn Kronos e Consiglio Nazionale delle Ricerche)

 

I preparati a base di candeggina o acqua ossigenata perdono efficiacia presto

RIPETERE LA PREPARAZIONE OGNI GIORNO - Guidotti avverte ancora che "le
soluzioni così diluite sono però poco stabili nel tempo, perdono cioè efficacia: le
soluzioni a base di candeggina o di acqua ossigenata vanno infatti preparate
giornalmente, mentre quella a base di alcol etilico dura anche una settimana".
"Perciò, é bene ripreparate queste soluzioni frequentemente e comunque tenerle lontane
dalla portata di bambini e sempre etichettarle una volta miscelate in bottiglia, ciò è
importantissimo per non confondere il contenuto del disinfettante con altri liquidi".

Per mantenere il potere disinfettante più a lungo è consigliabile preparare una soluzione con glicerina, in quanto il gel rimane più alungo sulle mani.

  • 833 ml di Alcool etilico 96°
  • 42 ml di Acqua ossigenata 3% (10 vol.)
  • 15 ml di Glicerina
  • Acqua q.b. per raggiungere 1 litro di prodotto

Allegato il file da scaricare con le indicazioni consigliate da alcuni ricercatori CNR

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